Archivio per giugno 2009

27
Giu
09

Brisbane 1

Primo giorno a Brisbane. La citta’ si trova ad appena 80 km da dov’ero prima, e penso che questo e’ il viaggio piu corto che abbia mai fatto in autobus in australia: solo un’ora!! SOno arrivato da poche ore: l’atmosfera in generale non e’ male, il centro citta’ sembra nuovo di zecca, ci sono dei grattacieli molto molto stilosi e colorati, anche se tutto mi sembra piccolo in confronto a sydney. DOpo 6 mesi la mi ero abituato alle dimensioni, quindi mi ci vorra’ un poco per mettere l’occhio su citta’ piu piccole.
Sono ospitato a casa del mio buon amico Daniele, che ho incontrato in 4 citta’ in australia dopo averlo conosciuto a Syney la prima settimana che siamo arrivati. Lui abita in una simpatica casa a un tiro di schioppo dal centro, posizione perfetta per visitare la citta’.
Per ora il tempo fa veramente pena: pioviggina e c’e’ cielo grigio, ma mentre scrivo sta uscendo un po di timido sole, quindi speriamo in una schiarita nei prossimi giorni. Brisbane non e’ sul mare, e’ tipo 5km nell’entroterra, quindi niente spiagggia qui,ma un po di sole non sarebbe male dopo mesi di pioggia. E menomale che l’Australia e’ uno dei continenti piu asciutti del mondo! Dopo 7 anni di siccita’ assoluta, proprio quest’anno doveva mettersi a piovere a manetta!!

Anyway, per ora e’ tutto, scrivero’ di piu’ quando mi saro’ un po orientato e avro visto

25
Giu
09

Surfers Paradise, Queensland

Una ragazza bionda si avvicina. Bella, molto bella. Non bellissima, ma veramente hot, come diremmo noi qui in australia. Indossa solo una t-shirt molto aderente, un perizoma giallo che lascia poco alla mia fervida immaginazione, e infradito. Penso: sto sognando. Ma sono ben sveglio, e’ mezzogiorno e ho appena camminato per circa 8 km. Sono decisamente sveglio. La tipa si avvicina e fa: Welcome to Queensland, mate! Eh si, sono arrivato in queensland. Sono a Surfers Paradise, prima citta sulla East cost australiana, e primo posto che si incontra in Queensland sulla costa. Il tempo fa cagare, non fa freddo, ma io sento freddo sempre, sara’ perche sono trentino e montanaro e il mare d’inverno mi mette sempre un po’ freddo, sara perche ho 38 di febbre e un raffreddore come non lo vedevo dal lontano 1943. Infatti mi stupisco come queste topolone possano andare in giro mezze nude, dicendo welcome a tutti quelli che trovano, anche se vivono qui da una vita. Comunque, non un mio problema.
Sono arrivato giusto ieri pomeriggio da Byron Bay. Il posto non mi fa impazzire, non e’ il mio tipo di location: grattacieli a picco sul mare, hotel dappertutto, una lottizzazione selvaggia e un ecosistema distrutto. Pero’ tutto e’ molto cool: siamo in Queensland baby!

A parte questo, volevo dirvi dove sto: sto in un appartamento che vale quasi un milione di dollari australiani, vista oceano 3 camere 2 bagni. Il tipo che mi ospita si chiama Fred, vive con la sua ragazza Sally. Lui americano, 51enne giramondo che lavora per le compagnie petrolifere (per quelli che sanno chi sono, come mi vedete a me a parlare con un petroliere??). Lei una filippina di 28 anni e 42 chili prima della doccia. Li ho incontrati su Couchsurfing, una simpatica comunita’ online di sfruttatori di divano altrui. Bel progetto: funziuona che tu stai viaggiando, non vuoi pagare l’ostello e vuoi incontrare gente del posto, quindi cerche gente che ha il divano disponibile e loro ti dicono (se sei fortunato) ok vieni, il divano ti aspetta. Oppure puoi ospitare gente, se hai un divano e non stai viaggiando (Ex-Sandonato154, Casa Konte-tania, mi ricevete?). veramente ragazzi, proprio un bel progetto, se mai avro un divano che non usero per dormire me stesso ospitero gente. Molto molto bello.

Comunque sono arrivato da poche ore, il tipo casa mi ha offerto circa 15 birre e 3 bottiglie di vino, non ci capisco un cazzo e tra un po usciamo. Qui e’ sera. Quando mi ripiglio descrivero la situazione in dettaglio. Scusate, capacita’ mentali ridotte causa eccessivo uso di alcool.

Cheers (e intanto sto cucinando, sta gente impazzisce per una pasta alla carbonara cucinata da un fottuto italiano, e io modestamente so cucinare qualcosa di meglio di una carbonara…grazie mamma…)

marco

25
Giu
09

Cape Byron: piu a est di cosi c’e’ solo l’oceano

Questa mattina (per voi in Italia ieri notte) mi sono svegliato di buon umore e sorprendentemente senza mal di testa nonostante le litrate di cattivo vino bianco bevuto ieri sera con i miei compagni di stanza del nord-irlanda (e ho detto tutto). E visto che ero di buon umore e il tempo non era poi cosi male, ho deciso di fare una camminatina. Di circa 2 ore, che significa circa 6km. Sono arrivato fino a Cape Byron, non molto distante dalla ridente e hippy cittadina di Byron Bay. E Cape Byron e’ tra l’altro il punto piu’ a est di tutta l’Australia. Oltre Cape Byron c’e’ solo Oceano. E con Oceano, con la O maiuscola, intendo Oceano, con onde alte un paio di metri. Bella camminata devo ammettere, in mezzo alla rain forest (detta anche foresta pluviale in italiano, non vi dico quanto ho dovuto pensare alla parola “pluviale” prima di ricordarmela, rain forest suona mooolto meglio). Quindi niente, se mai arriverete aByron Bay fate un giretto a Cape Byron. Se non vi perdete nei labirinti fricchettoni e serfisti di Byron Bay, patria di queste categorie di persone. Bel posticino alla fine.

Domani parto.
In appena 2 ore di bus arrivo a Surfers Paradise, appena una cinquantina di km a nord di Byron, sempre sulla costa. Andro’ a stare in un posto dove affittare una camera per una notte costa almeno 300 euri, ma io non pago. Domani vi spiego perche. E anticipo: non e’ solo perche’ sono estremamente bello e attraente.

See ya tomorrow.

Marco

22
Giu
09

On the road, again: Byron Bay

Udite Udite: i vostri blogger preferiti si stanno muovendo ancora! Di nuovo! Cioe, al momento mi sto muovendo solo io, Marco. Elia si muovera’ a breve, ma avrete notizie piu precise da lui personalmente.
Per ora io mi trovo a Byron Bay, appena 800km a nord di Sydney sulla costa est dell’Australia, e sono ai confini del New South Wales. Dopodomani entrero in Queensland.
Per ora nulla da dire, sono arrivato poche ore fa, sto in un ostello letteralmente a 10 passi dalla spiaggia, il problema e’ che da svariati giorni c’e’ un ciclone tropicale su questo posto, non puoi camminare 5 minuti senza essere completamente fradicio. La bella cosa e’ che la temperatura e’ di 20-22 gradi, molto piu umana degli 8 di Sydney ieri sera. Partenza difficile quella da Sydney, praticamente la mia casa da 4 mesi a questa parte. E non solo per questo motivo.
Ma ne vale la pena, tornare a viaggiare e’ semplicemente fantastico.

Nei prossimi giorni nuove notizie, e…si, torniamo ad aggiornare il blog finalmente!!
(e anche i link alla destra del vostro schermo, date un’occhio…)

Marco

03
Giu
09

Battles live @ Syd Opera House

Domenica scorsa sono andato a un concerto. Incredibile ma vero, mi sono concesso il lusso. Come si evince dal titolo, si tratta dei Battles, super-gruppo di Brooklin, composto da 4 ragazzi che fanno paura. Nominare un genere per questa band e’ difficile: suonano un rock che e’ un mix tra il math-rock, progressive-rock, rock psichedelico e musica elettronica, ma li superano tutti. La location: Sydney Opera House. Il live e’ stato assolutamente fantastico, i ragazzi erano in formissima e hanno spaccato il mondo! Volendo definire la performance, cito dalla recensione apparsa il giorno successivo sul Sydney Morning Herald, che B. Zuel titola: “Perso in una foresta di suono e furia”: “C’e’ rumore e ritmo, ripetizione e crescendo, precisone e tecnica mozzafiato, loops e distorsioni elettroniche. […] E’ una combinazione che puo’ tirarti un calcio in testa e espandere la tua mente allo stesso tempo. […] Ci sono momenti in cui ti sembra di uscire da una foresta di notte e entrare in un breve istante di luce intensa.” Insomma, grande band. L’acustica dell’Opera Theater era praticamente sublime, anche se faceva un po strano vedere un concerto del genere seduti. Esperienza interessante, insomma.SDC13385
L’evento era ospitato all’interno di Luminous, festival artistico pensato da nientepopodimenoche Brian Eno, creatore della musica ambient e grande talento artistico dei nostri giorni, che per l’occasione ha anche pensato di illuminare le vele dell’Opera House. Grazie, Brian.

Saluti a tutti i fans dei Battles, e anche a quelli a cui non gliene puo’ frega’ de meno.

marco